Centro Polifunzionale del Bambino
Scuola dell'infanzia
"Paolo Crosara"

Via Mazzini, 1
37047 San Bonifacio - VR
  Tel. 045 7611659
  Fax 045 6130144
  Email:


Responsabile del Centro Polifunzionale:
Antonella Chiumento
Coordinatrice Pedagogica:
Dott.ssa Elena Antolini

PROGETTO LABORATORIO LINGUISTICO

Da molti anni il Centro per l’Infanzia OASI “Paolo Corsara” collabora con il Dipartimento di Riabilitazione dell’ULSS 20, diretto dal dottor Gaspare Crimi, e la Dottoressa Foniatra Menegus Teresa, nella realizzazione di progetti di prevenzione dei disturbi dell’udito, del linguaggio e degli apprendimenti della letto-scrittura.

Il progetto “Laboratorio Linguistico”, proposto dalla Logopedista Roberta Bacciga, ha durata triennale.

Il progetto è differenziato per le tre fasce d’età, mantenendo comunque pari obiettivi: favorire lo sviluppo del linguaggio e stimolare i prerequisiti della letto-scrittura.

  • Giochiamo con la nostra amica bocca per i bambini dei 3 anni
  • Giochiamo con le orecchie per i bambini dei 4 anni
  • Giochiamo con le parole per i bambini dei 5 anni

Per tutte le fasce d’età, particolare attenzione è stata posta allo sviluppo delle seguenti capacità:

  • L’ATTESA per imparare ad aspettare il proprio turno
  • L’ASCOLTO per la comprensione della consegna
  • LA CONCENTRAZIONE per l’esecuzione corretta della consegna.

I progetti, opportunamente collocati nella programmazione scolastica annuale, prevedono anche un incontro di approfondimento con i genitori.
Il progetto articolato nelle varie fasi permette al bambino di acquisire in un ambiente a lui famigliare e con modalità ludiche i prerequisiti del linguaggio e della letto-scrittura, coinvolgendo la figura della logopedista, le insegnanti, i genitori e la Dottoressa Menegus Foniatra della Rieducazione funzionale dell’ULSS 20.
Queste attività, eseguite nella scuola dell’infanzia, aiuteranno i bambini ad affrontare più serenamente e “con una marcia in più” la nuova esaltante esperienza della scuola primaria.

Logopedista Dott.ssa Roberta Bacciga

GIOCHIAMO CON LA NOSTRA BOCCA (3 anni)

Le attività proposte sotto forma di gioco hanno l’obiettivo di migliorare le abilità fine-motorie degli organi fonoarticolatorie e la respirazione nasale.

Vengono proposti:
- Giochi per allenare bocca, lingua, guance, labbra, velo del palato alle diverse funzioni che dovranno svolgere in vista dell’acquisizione del linguaggio e delle abilità comunicative orali non linguistiche (soffiare, fischiare, schioccare,etc.).
- Racconti per ridurre gradualmente l’uso del biberon e dei cibi morbidi
- Giochi per stimolare e mantenere la respirazione nasale (in assenza di allergia e infezioni delle prime vie aeree) per evitare il ristagno di catarro nell’orecchio medio con conseguente diminuzione dell’udito e cattiva discriminazione dei suoni della lingua.

I genitori con attenzione, comprensione e tatto possono interrompere alcune abitudini viziate, intervenendo così in modo costruttivo, e rendere autonomo il bambino nell’alimentazione, favorendo l’educazione del gusto, l’accettazione del cibo con consistenze diverse, la scoperta e la conoscenza di alimenti anche non consueti.


Giochi di soffio orale



Giochi di soffio nasale - Giochi con le prassie orofacciali

GIOCHIAMO CON LE NOSTRE ORECCHIE (4 anni)

Questa fase ha l’obiettivo di stimolare l’attenzione e la discriminazione uditiva.
L’applicazione dell’ascolto al funzionamento dell’organo uditivo accompagna e stimola i bambini ad ascoltare, udire e capire.

Le attività proposte sono:
- Identificare suoni e silenzi, rimanendo in silenzio ed ascoltando i rumori e i suoni che normalmente ci circondano.
- Discriminare vari suoni e associarli a versi di animali, rumori. - Imparare a riconoscere, suonare ed identificare il suono di vari strumenti musicali.
- Localizzare la sorgente sonora accompagnando il suono con movimenti delle mani o dei piedi.
- Discriminare uditivamente, riconoscere e riprodurre graficamente un numero dato di suoni (battiti del tamburo)
- Discriminare uditivamente, riconoscere e riprodurre graficamente una durata di suoni (suoni lunghi e corti della trombetta)
- Gioco della tombola sonora


Giochi per la discriminazione dei suoni


Giochi per discriminare i battiti del tamburo

GIOCHIAMO CON LE PAROLE(5 anni)

Le attività che vengono proposte dalla logopedista ai bambini dei 5 anni hanno come obiettivi:

  1. Stimolare le capacità uditive di ascolto delle proprie caratteristiche vocali per evitare un abuso vocale (urlare).
  2. Stimolare un’adeguata competenza comunicativa attraverso il rispetto delle regole conversazionali (ascoltare, aspettare il proprio turno).
  3. Creare attorno al bambino un ambiente tranquillo, non eccessivamente rumoroso, soprattutto se si deve conversare ed imparare a parlare uno alla volta aspettando il proprio turno di conversazione aiuta il bambino a non dover urlare troppo “stressando “ in questo modo le corde vocali e causando episodi di raucedine o afonia. Sviluppare ed incrementare competenze fonologiche e metalinguistiche attraverso giochi di riflessione sui suoni delle parole.


COMPETENZA FONOLOGICA
E’ la capacità di analizzare la struttura sonora della parola e di analizzare separatamente i singoli suoni, rappresenta un elemento cruciale nel processo di apprendimento della lettura e della scrittura.
Secondo alcuni psicolinguistici la capacità fonologica rappresenta un prerequisito fondamentale per imparare a leggere e a scrivere, poiché nella nostra lingua la parola scritta rappresenta l’immagine sonora della parola.
Un bambino che giunge ad avere una buona competenza fonologica si incamminerà più facilmente lungo il percorso che lo porterà ad impadronirsi delle tecniche del leggere e dello scrivere e a padroneggiare le regole fonografiche della scrittura mano a mano che gli si insegneranno i grafemi corrispondenti ai suoni che lui è già in grado di isolare.

COMPETENZA METALINGUISTICA
E’ la capacità di riflettere sulla struttura del linguaggio ed è data dall’insieme di tutte quelle operazioni che si compiono con la lingua, non finalizzate direttamente alla comprensione del linguaggio stesso.
Si compie un’operazione metalinguistica, ad esempio, quando si associa la parola “cartella” e “mantella”, intervenendo sul suono e non sul significato delle parole stesse; oppure quando applichiamo delle regole di trasformazione alle parole come nel caso dei suffisi (-ina, -ona, ecc.).
I bambini attraverso vari giochi sono invitati gradualmente a riflettere che una parola non ha un solo significato, ma che è formata da suoni. Per esempio: se chiedete ad un bambino che cosa conosce del significato APE, vi racconterà che è un animale che vola, è a strisce gialle e nere, produce il miele, vola di fiore in fiore, ecc. I giochi che vengono proposti aiutano il bambino a comprendere anche che la parola APE inizia con il suono “A” e che questo suono può essere diviso in due pezzetti A-PE o anche in più pezzetti A-P-E.
I bambini sono stimolati a comprendere come la parola possa essere manipolata, trasformata, variata in alcune sue parti, indipendentemente dal suo contenuto. Durante lo svolgimento del progetto il bambino si avvierà ad impadronirsi e a usare un metalinguaggio che gli permetterà di accedere sempre più al codice alfabetico della lingua scritta e di porre le basi per una reale competenza linguistica punto di partenza per il cammino che proseguirà alla scuola elementare.
I giochi proposti sono vari: - arriva una nave carica di parole che iniziano, per esempio, con A di APE - Riconosco il suono con cui inizia una parola e l’atteggiamento articolatorio che lo produce - Giochi con le rime - Il gioco delle parole a pezzetti per introdurre il concetto di divisione in sillabe - Il gioco del robot per introdurre il concetto di analisi e sintesi fonetica, imparando ad eseguire e a riconoscere lo “spelling” delle parole (Es. C-A-N-E).


Giochi con i suoni vocalici

Giochi con le rime